ANCIP sostiene Dive Doctor a Eudi Show 2017: intervista al presidente Binda Zane

Il Dott. Paolo Binda Zane è stato Direttore Sanitario dell’Istituto Lombardo di Medicina Iperbarica di Milano ed è attualmente Presidente dell’ ANCIP (Associazione Nazionale Centri Iperbarici Privati). Nata nel 1993 l’associazione raggruppa circa 20 fra i più importanti centri iperbarici privati di tutto il territorio nazionale. Si tratta di una vera e propria “rete della salute” che permette lo scambio e la condivisione di informazioni utili per sviluppare innovazione scientifica e tecnologica, oltre che un servizio ampio e specialistico da offrire a tutti i pazienti d’Italia.

logo_ancipANCIP ha deciso di sostenere, anche economicamente, l’evento Dive Doctor di SIMSI, “Lo stile di vita dall’alimentazione al fitness per il benessere in immersione”: per quale motivo credete in questo progetto e quali sono gli obiettivi e le linee di interesse che ANCIP e SIMSI condividono?

I centri iperbarici ANCIP, ai quali si affidano la maggior parte dei subacquei colpiti da patologia da decompressione, si è potuta spesso constatare una correlazione fra stile di vita e insorgenza della patologia. 

Ancip ritiene che Dive Doctor rivesta una notevole importanza ai fini educativi della popolazione subacquea: per questa ragione ha deciso di sostenere e affiancare SIMSI nell’ evento.

Una delle finalità più importanti di ANCIP è quella di favorire l’aggiornamento culturale e scientifico degli associati, assicurando una costante collaborazione con le società scientifiche. Perfettamente in linea con gli intenti SIMSI, che sin dalla sua fondazione si impegna per lo sviluppo e per promuovere l’acquisizione e lo scambio dei dati scientifici nel campo delle attività subacquee e delle applicazioni dell’iperbarismo attraverso ricerche, pubblicazioni e incontri.

Come si diventa soci di ANCIP, quali sono gli standard richiesti e quali i benefici per i Centri Iperbarici che ne fanno parte?

Tutti i Centri iperbarici privati possono aderire ad ANCIP con il versamento di una quota proporzionale al numero dei trattamenti iperbarici annui eseguiti. Questo dà loro la possibilità di accedere al nuovo sito ANCIP, alla promozione sui media della propria attività, a fare rete con gli altri associati per scambio di informazioni, ad usufruire di assistenza legale, a presentarsi alle competenti Autorità nella veste di Associazione di portata nazionale.

Come sta procedendo il vostro lavoro a livello nazionale?

Già dal 2001 ANCIP ha adottato le “Linee Guida per la gestione delle camere iperbariche” e le ha rese note agli Enti Pubblici preposti. Queste Linee Guida, incentrate sugli aspetti gestionali e, soprattutto, di sicurezza, sono obbligatorie per tutti i Centri Iperbarici associati.

Come sta andando il vostro intento di creare una reale integrazione con la Sanità individuando il ruolo della medicina iperbarica nell’ambito del SSN?

Ci sono già stati incontri con il Ministero della Salute per la presentazione, insieme a SIMSI, delle linee guida per l’erogazione della terapia iperbarica, linee guida oggi necessarie per gli adempimenti connessi al ddl “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie “, già approvato dal Senato.

Per tutto questo e per molto altro, crediamo che Dive Doctor costituisca un importante evento sia per gli operatori del settore che per la popolazione dei subacquei, e rivolgiamo un augurio di pieno successo alla manifestazione.

 

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