Enzo Maiorca: l’uomo, l’amico, lo sportivo…uno di noi!

Enzo Maiorca: l’uomo, l’amico, lo sportivo… insomma: Enzo, un unico inscindibile.
Ho avuto modo di conoscerlo a un convegno da me organizzato ad Ischia nel 1989, atteggiamento risoluto ma con una cordialità fuori del comune.
enzo_maiorca_simsiFui impressionato dalla sua curiosità verso i nostri sforzi per costruire una scienza nuova, l’otorinolaringoiatria subacquea, e del suo porsi non come cavia, ma soprattutto come un pilota di F1 che cerca di migliorarsi e migliorare qualcosa che stava nascendo anche dalla sua esperienza di sportivo.

Maria lo accompagnava, ma come ebbi modo di costatare successivamente, la sua presenza era indispensabile ad Enzo per ispirarsi e c’era un continuo interfacciarsi con lei.
In quella occasione Maria si ammalò per cui mi prestai a fornirle farmaci ed assistenza, Enzo  mi  rimase sempre grato delle premure.
Una volta rimasto “orfano” della sua uditrice e suggeritrice dei suoi  racconti, lo ricordo come un ragazzino in difficoltà per la mancanza dell’unico riferimento di memoria e di vita, che con quel “è vero Maria” gli serviva per continuare la sua narrazione.

Ci siamo persi per almeno 10 anni, quando lo richiamai per invitarlo ad un successivo congresso, eravamo al II Raduno Otosub dell’Elba nel 2008, rispondendo al telefono mi sorprese con un “Ah, ciao, Paolo, come stai?”, come se ci fossimo visti o sentiti qualche giorno prima.
Da allora il nostro rapporto di amicizia si è rinsaldato come può esserlo nei riguardi di un parente prossimo, un amico, insomma uno di famiglia.

Da allora è stato ospite d’onore fisso dei nostri congressi, con un suo spazio denominato l’angolo di Maiorca” e anche negli ultimi anni in cui era impossibilitato a raggiungerci ha mantenuto il suo angolo invitando molti suoi “discepoli”.
Negli anni è stato con noi a Scario, a Pozzuoli, a Ischia, a Venezia, a Castiglione della Pescaia, a Taranto, a Ventotene, ad Augusta e di nuovo ai Campi Flegrei. Al 102° Congresso di Otorinolaringoiatria a Roma nel 2015 è stato ospite d’onore, insieme a valenti specialisti internazionali.
In quella sede il ricorso a Maria come suggeritrice fu più pressante, l’uditorio di fronte alla storia impersonata da Enzo rimaneva ammaliato dai suoi racconti.
Alla fine mi chiese: “Come ti pare sia andato, mi sono impappinato?”.
La mia risposta fu perentoria: “Enzo tu rappresenti la storia e la storia non si discute, al massimo sono gli astanti a non essere stati attenti alla tua relazione.”

L’anno prima eravamo ad Augusta in visita al Duomo di Siracusa, con Maria che ci accompagnava come Cicerone, insieme ad altri congressisti. Stavamo pagando il biglietto d’ingresso e qualcuno chiedeva se ci fossero riduzioni per gli “over” con riferimento al “grande vecchio”, la risposta del giovane addetto fu un vero tripudio: “Signor Maiorca lei non sarà mai vecchio”.

Quando veniva riconosciuto durante la visita agli stand di qualsiasi manifestazione subacquea veniva coinvolto con la preghiera per “una foto ricordo con la storia della subacquea”, e mai, proprio mai, si negava di offrire la sua presenza.
Allo stesso modo, non so quante centinaia di volte, pazientemente rispondeva alla richiesta di ricordare il suo mancato record vanificato a causa dell’operatore Bottesini che si era portato sulla sua traiettoria. Diceva che in fondo la necessità di sbrogliare il filo guida incavigliato a causa delle condizioni meteo avverse del giorno prima, aveva provocato un ritardo di ore nell’esecuzione della sua performance e così l’orario era tale che i telespettatori che seguivano la diretta televisiva con il piatto di pasta pronto, erano ormai comprensibilmente distratti ed annoiati.
Per quello che si ricordava, rimaneva solo l’impatto della sua testa con le bombole di Bottesini, e non del suo record fallito dopo mesi di preparazione, per lui che si poteva dedicare alla sua amata attività solo per spazi molto limitati della giornata avendo un’attività professionale che lo impegnava quasi a tempo pieno. A tal proposito mi confidò, non molto tempo fa, che anni addietro, dovendo ritirare il premio Tridente d’Oro a Ustica che gli era stato assegnato per la sua attività, nonostante avesse preventivamente chiesto un paio di giorni di licenza, i suoi superiori gli avevano paventato la possibilità del suo licenziamento.

Ad uno dei nostri incontri la sua amicizia con Umberto Pelizzari, vero professionista dell’apnea a tempo pieno e creatore del team Apnea Academy, fino ad allora non eccezionale, si consolidò creando tra loro un rapporto molto saldo e rimasto tale fino ai nostri giorni.

In quella occasione Pelizzari disse che se non ci fosse stato Enzo non ci sarebbe stata la Subacquea con tutto quello che ne è venuto dopo: studi, corsi, record e molte altre attività connesse, per questo motivo si sentiva di dire che doveva tutto a lui.

Caro Maiorca, più che Enzo, come era solito chiamarti Maria, ci mancherai tanto.
L’immenso vuoto che hai lasciato sarà incolmabile, ti ricorderemo sempre come un caro “ragazzo curioso” dall’animo semplice, felice di essere insieme a noi come parte integrante del nostro gruppo che, oltre ad essere una associazione medica, è una grande famiglia.

 

Dr Paolo Marcolin, Presidente dell’Associazione Otosub 

 

 

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